Via al processo per corruzione elettorale a Bari: imputati l’ex consigliera Ferri e il presidente del Foggia

Si è tenuta oggi, nel tribunale di Bari, la prima udienza del processo a carico dell’ex consigliera comunale di Bari, Francesca Ferri, del compagno Filippo Dentamaro e dell’ex consigliere regionale, imprenditore e presidente del Foggia calcio, Nicola Canonico, per il presunto voto di scambio durante le elezioni amministrative di Bari e Valenzano del 2019.

Ferri e Dentamaro, a luglio, sono stati prosciolti dalle accuse di voto di scambio politico-mafioso relativamente alle elezioni di Bari e da quella di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale per quelle di Valenzano (la gup Anna Perrelli rilevò che «il fatto non sussiste»), mentre sono a processo con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale per le elezioni di Bari – secondo l’accusa per conseguire «illecitamente» l’elezione al consiglio comunale di Bari di Francesca Ferri, poi avvenuta – e di scambio elettorale politico-mafioso quelle di Valenzano.

Canonico è considerato dall’accusa il «garante» di questo sistema. Con loro sono a processo altri 16 imputati.

Nel corso dell’udienza il difensore di Canonico, l’avvocato Michele Laforgia, ha chiesto l’inutilizzabilità delle intercettazioni a carico dell’imprenditore in quanto sarebbero state originariamente disposte per un reato diverso da quello per cui è imputato. Alla richiesta si sono uniti con motivazioni simili anche i difensori degli altri imputati, mentre i pm Michele Ruggiero e Fabio Buquicchio hanno chiesto al Tribunale di rigettare queste eccezioni.

La riserva sarà sciolta nella prossima udienza dell’8 novembre, in cui verranno ascoltati i primi testimoni dell’accusa.

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