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Valenzano, arrestati per estorsione la sorella e il nipote del boss Michelangelo Stramaglia

Alle prime luci di questa mattina, sono stati arrestati ai domiciliari per usura Chiara Stramaglia, 67 anni sorella del boss defunto di Valenzano, Michelangelo, e suo figlio (nipote del boss) Francesco Giangregorio, 30 anni. A carico della donna anche l'accusa di estorsione, nei confronti di un commerciante di Valenzano. L'uomo, secondo le indagini della guardia…

Alle prime luci di questa mattina, sono stati arrestati ai domiciliari per usura Chiara Stramaglia, 67 anni sorella del boss defunto di Valenzano, Michelangelo, e suo figlio (nipote del boss) Francesco Giangregorio, 30 anni.

A carico della donna anche l’accusa di estorsione, nei confronti di un commerciante di Valenzano. L’uomo, secondo le indagini della guardia di finanza, coordinate dalla procura di Bari, si sarebbe rivolto ai due per ricevere “un po’ di liquidità”, necessaria a coprire un altro debito usuraio, contratto in precedenza con il boss Salvatore Buscemi (arrestato nell’ambito dello scandalo per scambio elettorale politico-mafioso).

Ma sarebbe finito nuovamente nel gorgo usuraio, minacciato pesantemente dalla donna perché restituisse quanto ricevuto: 25mila euro, con un tasso mensile del 5 per cento.

E proprio oggi comincerà al tribunale di Bari il processo a l’ex consigliera comunale barese Francesca Ferri e il compagno Filippo Dentamaro, l’ex consigliere regionale, all’imprenditore e presidente del Foggia Calcio Nicola Canonico e altri 16 imputati, rinviati a giudizio per Il presunto voto di scambio alle elezioni amministrative di Bari e Valenzano del 2019

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