Va in caserma e aggredisce i carabinieri: arrestata una donna di 57 anni a Taranto

Si è recata presso la sede del comando provinciale dei carabinieri in viale Virgilio a Taranto e ha cominciato a inveire contro i militari presenti insultandoli e aggredendoli.

Una donna di 57 anni, residente nella provincia di Lecce, è stata arrestata con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e di lesioni personale.

I fatti sono accaduto ieri pomeriggio, intorno alle 14. La donna ha cominciato, apparentemente senza alcun motivo, a insultare i carabinieri che hanno chiesto il supporto del personale del 118 per cercare di tranquillizzarla.

La 57enne, però, ha afferrato una sedia e ha tentato di scagliarla contro i militari, fortunatamente senza riuscirvi.

Nelle fasi concitate che hanno portato all’arresto, la donna avrebbe cercato in tutti i modi di divincolarsi, sgomitando e strattonando i carabinieri, fino a colpirne uno con un violento calcio al polso.

Finalmente i militari sono riusciti a bloccare la 57enne, che non ha riportato lesioni, e ad arrestarla: si trova ai domiciliari nella propria abitazione.

Il Nuovo sindacato dei carabinieri (Nsc): «Escalation di violenza»

Ad avere la peggio è stata la comandante della compagnia di Taranto, Francesca Romana Fiorentini, stando a quanto riferisce il segretario generale aggiunto della Puglia del Nuovo sindacato carabinieri (Nsc), Natalino Leobono.

«È stata vittima di una vile aggressione all’interno del comando provinciale da parte di una donna residente nel Leccese arrestata con l’accusa di violenza e minaccia a pubblico ufficiale e posta ai domiciliari», riferisce il sindacalista che esprime solidarietà al capitano Fiorentini condannando «l’ennesimo gesto di violenza nei confronti di un servitore dello Stato».

Leobono riferisce che «l’ufficiale è stato ferito seriamente a una mano e ne avrà per qualche settimana».

Dopo gli ultimi episodi di violenza contro i militari, per il sindacalista si può parlare di «un bollettino di guerra quotidiano con continue aggressioni ai danni di lavoratori in uniforme. A tal proposito – spiega – abbiamo terminato lo studio di una proposta di revisione normativa volta ad offrire maggiore tutela e sicurezza per gli operatori di polizia. Sviluppata in diversi punti, confrontandoci con esponenti della nostra segreteria nazionale e dopo un’attenta e dovuta valutazione generale – aggiunge -, verrà formalmente partecipata all’attuale governo nei prossimi giorni con l’auspicio che chi usa violenza contro un uomo o una donna in divisa, sia punito come merita e che l’intervento delle forze di polizia sia disciplinato da regole di ingaggio e protocolli idonei che non ci facciano finire alla sbarra durante l’adempimento del dovere», conclude Leobono.

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