Una donna al vertice e un 11enne “pusher invisibile”: sgominata organizzazione nel Metapontino

Alle prime ore dell’alba di mercoledì 18 maggio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Matera hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Distrettuale di Potenza nei riguardi di 19 indagati considerati gravemente indiziati di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravata dall’elevato numero di partecipi (superiore a 10), dall’essere l’associazione armata e dall’utilizzo del metodo mafioso.

Le indagini hanno permesso di conoscere gravi indizi relativi all’esistenza di un gruppo criminale impegnato nel traffico di stupefacenti, operativo su Marconia di Pisticci, Bernalda e Scanzano Jonico e con canali di approvvigionamento della droga in provincia di Bari e Taranto, attiva dal 2020 con condotta perdurante.

«Emergevano, a livello indiziario, dalle investigazioni, dati significativi che caratterizzavano l’attività criminale investigata – si apprende in una nota- che si imponeva nel locale mercato degli stupefacenti attraverso strategie diversificate, in particolare sia coinvolgendo nelle attività illecite, all’evidente scopo di mimetizzarsi, un minorenne (di anni 11), sia con l’intimidazione, vale a dire mediante pestaggi, minacce, violenze ed attività di ritorsione contro i soggetti che ostacolavano le attività illegali dell’organizzazione, come dimostra la preparazione di un attentato mediante ordigno esplosivo verso soggetti ritenuti dall’organizzazione informatori dei Carabinieri e che gli investigatori hanno precluso grazie al sequestro dell’esplosivo ed all’arresto del soggetto incaricato di prepararlo».

Nel corso delle operazioni di cattura sono stati effettuati sequestri di cocaina, hashish e marijuana, oltre a 3.550 euro in contanti, 20 candelotti esplosivi artigianali di varie dimensioni (due dei quali già riempiti di polvere pirica), 2 tubi cilindrici unitamente a numerosi chiodi e biglie in ferro utili alla fabbricazione dei micidiali ordigni cosiddetti “tubi bomba” e “bombe carta”.

Le misure sono state eseguite nei comuni di Pisticci (MT), Bernalda (MT), Taranto, Ginosa (TA), Laterza (TA), Altamura (BA), Santeramo in Colle (BA) e Cerveteri (RM), nei confronti di 19 individui: 17 arresti, dieci in carcere e 7 ai domiciliari, e due obblighi di dimora.

«A destare scalpore – ha comunicato alla stampa il procuratore della DDA potentina, Curcio – la presenza di un bambino di appena 11 anni, pusher ritenuto “invisibile”, all’interno della fitta rete di spaccio per cocaina e hashish». Al vertice dell’organizzazione c’era una donna, Loredana Tauriello.

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