Beni per un valore complessivo di 80 milioni di euro sono stati confiscati all’imprenditore andriese 58enne Giuseppe Magno, detenuto nel carcere di Bari con l’accusa di aver accumulato un immenso capitale con rapine a portavalori, tir e furti ai bancomat.
Il patrimonio confiscato all’imprenditore e alla sua famiglia è costituito da 119 terreni agricoli, per un’estensione totale di oltre 530 ettari, 3 aziende agricole, 23 veicoli di cui 6 auto (compresa una Porsche Panamera), disponibilità finanziarie varie e ben 29 immobili (appartamenti, ville, locali commerciali, capannoni industriali), tra cui figura sia l’immenso autoparco di via Canosa 400 ad Andria sia il cosiddetto “Castello”, ovvero l’abitazione residenziale divenuta simbolo della caratura dell’imprenditore, che da sola ha un valore stimato di circa tre milioni di euro.
Gli accertamenti patrimoniali, avviati nel dicembre 2019 dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno consentito di verificare gli acquisti, le costituzioni aziendali e le movimentazioni finanziarie dell’interessato e della sua famiglia nell’ultimo trentennio. Sono state accertate, così, sia l’elevata pericolosità dell’imprenditore sia l’illecita provenienza dei capitali – accumulati negli ultimi 30 anni -, attraverso i quali il 58enne pregiudicato era riuscito a costituire il suo impero.