Sono stati arrestati i tre presunti autori materiali dell’omicidio di matrice mafiosa di Antonio Lafranceschina, avvenuto in pieno centro a Trinitapli il 3 giugno del 2020.
Ad individuarli e portarli in carcere sono stati i carabinieri del comando provinciale di Foggia che, nella notte, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo che ha diretto e coordinato le indagini svolte dai militari dell’Arma.
Gli arrestati sono accusati di omicidio aggravato dal metodo mafioso, porto illegale di armi da fuoco con matricola abrasa, ricettazione e per due dei tre anche violenza privata aggravata sempre dal metodo mafioso.
L’omicidio fu commesso con l’impiego di una pistola mitragliatrice modello ”Skorpion” ed un revolver calibro 38.
Secondo quanto riscontrato dagli inquirenti nella fase delle indagini preliminari, la violenta azione consumatasi ai danni della vittima, in ragione del suo noto passato criminale, lo specifico contesto ambientale e le modalità di realizzazione, è ragionevolmente da inquadrare nella mai sopita contrapposizione armata tra i clan antagonisti dei “Carbone-Gallone” e quello dei “De Rosa-Buonarota”, entrambi volti ad assicurarsi il controllo egemonico del territorio e delle relative attività illecite, principalmente spaccio di sostanze stupefacenti ed attività estorsive, nel comune di Trinitapoli e nei comuni limitrofi.