Risolto un presunto caso di “lupara bianca” nel Barese. Sono stati arrestati i presunti responsabili dell’uccisione di un 32enne di Altamura avvenuto il 17 novembre del 2006. Si tratta di quattro persone, tutte altamurane, accusate a vario titolo di omicidio aggravato in concorso e detenzione e porto illagale di armi aggravati dal metodo mafioso.
Quel pomeriggio, stando a quanto emerso dalle indagini, il 32enne fu condotto con l’inganno nelle campagne di Altamura da due persone, tra cui c’era anche il capoclan Bartolo Dambrosio, anch’egli ucciso quattro anni dopo. Lì ad attenderlo c’erano altre persone: un uomo, ora 56enne, avrebbe esploso tre colpi di fucile da distanza ravvicinata in quella che fu una vera e propria esecuzione. Il 56enne è tra gli arrestati di oggi insieme ad altri tre uomini – di 45, 57 e 61 anni – che avrebbero spostato e nascosto l’auto della vittima, con cui il 32enne era stato attratto in campagna, il cui cadavere non è mai stato ritrovato.
Secondo gli inquirenti, il mandante del delitto – allora a capo dell’omonimo sodalizio criminale e non imputato perché morto – avrebbe commissionato e partecipato all’omicidio, insieme ai quattro arrestati, per agevolare l’attività mafiosa del proprio gruppo criminale con il quale la vittima, pur avendone fatto parte, era entrato in contrasto tanto da progettare a sua volta un attentato ai danni dello stesso capoclan.
La svolta nelle indagini, scrive il gip del Tribunale di Bari, Giuseppe Ronzino, è arrivata grazie alle «dichiarazioni di Mario Dambrosio» rese il «20 febbraio 2023»: dichiarazioni che, scrive il giudice, «costituito il turning point in ordine all’esatta ricostruzione dei fatti relativi all’omicidio di Biagio Genco, avvenuto il 17 novembre 2006, ad Altamura».
Dambrosio, indagato in un altro procedimento penale, «oltre a confessare la sua responsabilità per l’ideazione e l’esecuzione dell’omicidio, forniva dichiarazione etero-accusatorie nei riguardi di Giuseppe Antonio Colonna, Michele D’Abramo, Giovanni Sforza e Nicola Cifarelli». Il cadavere di Genco, ucciso a colpi di fucile, non è mai stato trovato. A esplodere le fucilate, sarebbe stato Colonna. «Tutti gli indagati – scrive il gip – risultano legati a doppio filo agli ambiente criminali dell’hinterland di Altamura».