Un latitante albanese di 55 anni, Gjovalin Lesi, è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Matera.
L’uomo, ricercato dal 1998, era stato condannato all’ergastolo dalla Corte di Mirdita, in Albania, per l’omicidio della sorella e del cognato commessi l’anno prima.
La polizia di Stato di Matera al termine di un’articolata attività info-investigativa condotta in collaborazione con il servizio per la cooperazione internazionale di polizia, l’ufficio dell’esperto per la sicurezza presso l’Ambasciata d’Italia in Albania, il collaterale ufficio Interpol di Tirana e il dipartimento della polizia criminale albanese, ha arrestato Lesi la notte del 3 aprile scorso.
Il 55enne aveva assunto, nel tempo, le generalità del fratello disabile e dal 2003 si era rifugiato in Italia, lavorando come operaio.
La squadra mobile, informata dal personale del servizio per la cooperazione internazionale di polizia della probabile presenza del ricercato e delle nuove generalità acquisite nel tempo, ha svolto una serrata attività di osservazione tesa alla localizzazione del pericoloso latitante albanese.
Il 21 ottobre del 1997 a Rubik, in Albania, dopo una lite per futili motivi, Lesi uccise a colpi di kalashnikov suo cognato e sua sorella. Il tribunale di Mirdita, nel 1998, lo ha condannato il all’ergastolo per omicidio premeditato e possesso e produzione illegali di armi, armi esplosive e munizioni.