La Corte d’assise di Taranto ha condannato a 14 anni di reclusione Cosimo Marseglia, il tarantino di 77 anni che a luglio del 2021 accoltellò la moglie, Maria Greco, di 71 anni uccidendola. Subito dopo l’omicidio l’uomo tentò di uccidersi senza riuscirci.
La Corte, accogliendo la richiesta di condanna della procura, ha ritenuto la diminuente per vizio parziale di mente e condannato l’imputato a risarcire in separato giudizio la figlia Ursula, costituita parte civile con l’avvocato Fabio Fantastico. A lei, secondo quanto stabilito dai giudici (due togati e sei popolari), l’uomo dovrà versare anche una provvisionale, cioè un risarcimento immediato, di 50mila euro.
L’anziano aggredì la moglie in una villetta nella borgata di Talsano con alcune coltellate. Durante le indagini sono stati trovati in casa alcuni biglietti con frasi deliranti che l’uomo avrebbe scritto prima del delitto, anche se non è stato possibile stabilire con certezza la data. In tali scritti faceva riferimento a dolori alla testa e all’intenzione di portare con sé la moglie.
Ascoltato in aula, il pensionato ha raccontato di non avere ricordi del giorno dell’omicidio, precisando di ricordare solo di aver avuto un forte mal di testa, al punto da volersi togliere la vita.