Truffa per l’acquisto dei vagoni Fse, assolti Fiorillo e altri quattro: «Il fatto non sussiste»

L’ex amministratore unico di Ferrovie Sud-Est, Luigi Fiorillo, è stato assolto dalla giudice del Tribunale di Bari Luna Calzolaro nell’ambito del processo sulle presunte truffe ai danni della Regione Puglia per l’acquisto di 52 vagoni pagati, secondo l’accusa, più del prezzo di mercato.

Le accuse si riferivano a fatti avvenuti tra il 2006 e il 2012 e il processo era cominciato nel 2017.

Con Fiorillo sono stati assolti, perché «il fatto non sussiste», anche Carlo Beltramelli, Marzo Mazzocchi, Giuseppe Fiaccadori e Alfonso Nicola. Il giudice ha inoltre escluso la responsabilità delle società Ferrovie del Sud-Est e Servizi automobilistici. L’indagine verteva sull’acquisto di 52 vagoni di seconda mano pagati più di 115 milioni di euro, ovvero 23 milioni in più del prezzo di mercato, secondo i magistrati. Le indagini condotte dalla guardia di finanza avevano ipotizzato due truffe fra il 2006 e il 2012.

La prima riferita all’acquisto di 27 vagoni nuovi dalla società polacca Pesa, pagati 93 milioni di euro (circa 12 in più del prezzo di mercato secondo la Procura). La seconda riferita all’acquisto di altre 25 carrozze ristrutturate dalla società Varsa, pagate 22 milioni 500mila euro, il doppio del reale valore secondo gli inquirenti. Per questo il giudice nel 2016 aveva disposto il rinvio a giudizio per le presunte truffe, dichiarando invece il non luogo a procedere «perché il fatto non sussiste» per i reati fiscali contestati a Fiorillo e la prescrizione per un episodio di corruzione. Entro trenta giorni saranno rese note le motivazioni della sentenza di assoluzione.

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