Una persona è finita in carcere e altre sette ai domiciliari, nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di finanza di Martina Franca: per gli otto indagati l’accusa è di truffa ai danni di un centenario residente in Calabria.
Le indagini sono partite da accertamenti effettuati dalla Procura della Repubblica di Taranto sul conto di una persona residente in provincia di Bari. Stando a quanto accertato, l’uomo avrebbe aperto un conto corrente presso un Ufficio postale del Tarantino a nome dell’ignara vittima, utilizzando sue firme falsificate che sarebbero state apposte su una serie di atti per poter riscuotere illecitamente polizze assicurative sulla vita a lei intestate per un valore di 650mila euro.
L’importo sarebbe poi stato suddiviso e veicolato su altri conti correnti intestati a persone pluripregiudicate, originarie della provincia barese, le quali, a loro volta, avrebbero effettuato ulteriori bonifici bancari in favore di altri soggetti, anche su conti accesi presso istituti di paesi esteri.
Nella truffa sarebbero coinvolti anche il direttore dell’Ufficio postale in questione e un dipendente bancario dell’istituto di credito presso il quale erano state poste in essere le polizze assicurative.
Il gip del Tribunale di Taranto ha disposto anche il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie facenti capo agli indagati, fino a coprire l’importo di 650mila euro.
Le accuse a carico degli indagati sono di truffa, ricettazione, riciclaggio e auto-riciclaggio.