Truffa a Barletta: «Si fingeva sordo, scoperto da me che lo sono davvero»

Prima il tentativo di truffa e poi le minacce. Chiedeva un contributo economico per sostenere le associazioni che si occupano di persone con disabilità, l’uomo che sabato scorso, all’ingresso di un supermercato di Barletta, dopo un netto rifiuto alle sue richieste si è mostrato aggressivo. A sventare il raggiro è stata Noemi Diviccaro, che è riuscita a smascherare il truffatore. «Si fingeva sordo e cieco – dice Noemi – peccato, però, che ha beccato me, che sono davvero sorda, a differenza sua che invece non solo si prende gioco di persone che ogni giorno devono affrontare serie difficoltà ma inganna anche la gente pretendendo dei soldi».

Non era la prima volta

E così, l’uomo, che, secondo alcune testimonianze, aveva già cercato di truffare altri clienti del supermercato di via Foggia, è stato allontanato. «Mi fa rabbia sapere che ci sono persone che utilizzano la disabilità come pretesto per estorcere denaro – commenta Noemi – non è giusto. Esistono veramente delle associazioni ma non chiedono un centesimo, per cui, invito tutti a fare attenzione per non cadere in queste trappole». Non si tratta, tuttavia, di un caso isolato. Sono numerose le segnalazioni di tentativi di raggiri nelle città della Bat. I casi più frequenti a Barletta e Andria. I truffatori operano con modalità ben collaudate. Si posizionano nei parcheggi dei supermercati o nelle immediate vicinanze, avvicinando i clienti con varie scuse.

Il ricatto emotivo

Una delle tattiche più comuni è quella di raccontare storie strappalacrime, come la perdita del portafoglio o la necessità urgente di denaro per comprare un biglietto del treno. In altri casi, i malintenzionati fingono di raccogliere fondi per cause benefiche inesistenti, esibendo documenti falsi o volantini stampati per l’occasione. E, anche se l’allerta da parte delle forze dell’ordine è alta, non è semplice arginare il fenomeno: i truffatori, infatti, agiscono in modo rapido e si spostano frequentemente da un luogo all’altro, rendendo difficile la loro individuazione.

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