Trani, minacce choc all’ex assessora Merra: «Al cimitero c’è un posto per te»

Un foglio pieghettato lasciato sul sedile lato passeggero e una minaccia con un destinatario preciso: la proprietaria della vettura, l’ex assessora all’ambiente Raffaella Merra. È l’ennesimo atto intimidatorio ai suoi danni, iniziati nel 2016 quando ignoti “impacchettarono” la sua auto parcheggiata in via Verdi con cartoni, poi l’incendio nel dicembre del 2017 della stessa auto parcheggiata in via Pugliese, intersezione di via Verdi. «Forse le prime minacce le colloco nel tempo con il mio impegno sul fare chiarezza tra le gare di affidamento illegittime, da lì in poi qualcuno ha sempre tentato di intimorirmi rendendosi autore di atti che non fermeranno di certo il mio lavoro», dice l’ex assessora. L’ultimo episodio ha sfumature sconcertanti per modalità e tempistiche: è probabile che qualcuno l’abbia seguita e non abbia alcun timore di agire in pieno giorno. Il fatto è accaduto intorno alle 14 del giorno 12 dicembre, sul lungomare Cristoforo Colombo a Trani. «Sono solita arrivare lì con l’auto e fare una passeggiata con il mio cane, mi sono allontanata dall’auto per poco più di trenta minuti», dice Raffaella Merra. L’autovettura era parcheggiata nei pressi dell’ex sciala Torelli.

«Quando sono tornata vicino alla vettura ho notato la maniglia della portiera a terra, ho pensato o ad un danno o ad un tentativo di furto». L’ex assessore si è seduta nell’auto per controllare eventuali altri danni ma non notava alcuna manomissione. Con lo sguardo però nota a lato, sul sedile di fianco, un foglio piegato. In dialetto tranese c’è un messaggio che non lascia spazio all’immaginazione: «Al cimitero c’è un posto per te» e sull’altra faccia del foglio il chiaro destinatario, «Assessore Merra». Soltanto un mese fa nella cassetta della posta di casa ha ricevuto una lettera con lo stesso richiamo al cimitero. L’episodio è stato denunciato, tramite il suo legale, alle forze dell’ordine che stanno già indagando su altri filoni aperti da documenti depositati dalla stessa Raffaella Merra.

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