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Trani, assolti i 21 imputati nel processo per la gestione della discarica: tra loro anche due ex sindaci

Sono stati assolti, dal tribunale di Trani, tutti i 21 imputati nel processo per la gestione della discarica del co-capoluogo della Bat. Le accuse erano, a vario titolo, di disastro ambientale, omissione in atti d'ufficio, emissioni in atmosfera non autorizzate, concorso in turbata libertà degli incanti, corruzione aggravata e gestione continuata di rifiuti in mancanza…

Sono stati assolti, dal tribunale di Trani, tutti i 21 imputati nel processo per la gestione della discarica del co-capoluogo della Bat. Le accuse erano, a vario titolo, di disastro ambientale, omissione in atti d’ufficio, emissioni in atmosfera non autorizzate, concorso in turbata libertà degli incanti, corruzione aggravata e gestione continuata di rifiuti in mancanza dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia).

Tra gli assolti ci sono due ex sindaci di Trani, Giuseppe Tarantini e Luigi Riserbato, due ex assessori comunali all’ambiente, Giuseppina Chiarello e il suo successore Giuseppe De Simone, gli ex amministratori dell’Amiu (società che gestiva la discarica) Antonello Ruggiero e Francesco Sotero, componenti del cda e del collegio sindacale, tecnici e funzionari comunali e regionali del settore Ambiente, tra cui Antonello Antonicelli (ora dg Amiu).

L’accusa aveva chiesto condanne a pene comprese tra i 18 mesi e i tre anni di reclusione. Per Amiu, anch’essa assolta dalla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, era stata chiesta la condanna alla sanzione amministrativa pari a 200 quote societarie del valore di mille euro ciascuna.

Secondo la pubblica accusa, dalla discarica, che fu anche sequestrata, si verificarono fuoriuscite di gas come fossero geyser che ebbero conseguenze sull’inquinamento atmosferico, ci furono problemi all’ambiente causati anche dal percolato, filtrato fin nelle falde acquifere, tanto che fu disposto dalle autorità competenti il divieto, nei pressi del sito, di attingere acqua dai pozzi per uso irriguo.

Per gran parte dei reati i giudici hanno disposto l’assoluzione degli imputati con la formula più ampia “perché il fatto non sussiste“, in altri casi “per non aver commesso il fatto“. Due reati contestati ad altrettanti imputati sono stati riqualificati e dichiarati estinti per prescrizione.

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