Un’assistente sociale del Comune di Trani è stata aggredita, ieri, mentre era in servizio.
A darne notizia è il coordinatore della sezione Funzioni locali della Fp Cgil Bat, Roberto Cannone, e la segretaria generale Ileana Remini che parlano di «una gravissima aggressione che solo per miracolo non si è trasformata in tragedia».
La donna, una 30enne dipendente di una cooperativa che si occupa del servizio di segretariato sociale per il Comune di Trani, è stata aggredita da un’utente che le ha lanciato contro, mancandola, la benzina contenuta in una bottiglietta di plastica, minacciando di darle fuoco. Stando quanto si apprende, l’utente, una donna di circa 35 anni che avrebbe anche occupato un immobile di proprietà del Comune, avrebbe fatto alcune richieste alla vittima che non l’avrebbe assecondata. Così, prima avrebbe iniziato a urlare poi avrebbe tirato fuori la bottiglia a cui ha tolto il tappo per lanciare il contenuto verso la donna dicendole che se non avesse risolto il problema le avrebbe dato fuoco. L’intervento della polizia ha evitato il peggio.
La 30enne, in stato di shock è stata soccorsa ed ha presentato denuncia contro la 35enne che è stata allontanata dagli agenti.
L’episodio avvenuto ieri, a poco più di due mesi, da un’altra aggressione di un funzionario dell’area Urbanistica del Comune avvenuta il 16 maggio scorso. Il sindacato ricorda di aver chiesto al primo cittadino, Amedeo Bottaro, «un incontro urgente finalizzato a risolvere e contrastare tali eventi a tutela della sicurezza dei lavoratori. Ma il sindaco ha ritenuto di snobbare quanto da noi denunciato ma soprattutto di snobbare la problematica che affligge i sui uffici: la sicurezza dei suoi dipendenti», affermano i due sindacalisti sottolineando che, in quella lettera inviata a Bottaro, «sensibilizzavamo l’amministrazione comunale a una particolare attenzione proprio sui Servizi sociali ma evidentemente…».
Il sindacato «condanna fermamente il vile gesto esprimendo piena solidarietà alla collega e ai dipendenti e dice anche “Basta!”. Il sindaco di Trani, l’amministrazione tutta, dirigenti compresi, devono assumere con fattiva responsabilità tutte le azioni utili alla tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavori dei propri dipendenti – scrivono in una nota Cannone e Remini -. È il momento di attivarsi affinché questa amministrazione comunale capisca che è giunta l’ora di dare il via ad una vera politica del personale con regole a salvaguardia del principio di sicurezza, cosa che purtroppo non accade da decenni».
I due sindacalisti si dicono pronti a chiedere alla prefetta della Bat, Rossana Riflesso, un incontro per cercare soluzioni per porre «fine a questa incresciosa e pericolosa situazione, nella speranza di non dover più apprendere dagli organi di stampa notizie di aggressioni ma soprattutto a tutela del ruolo delicato svolto dai dipendenti del Comune, alle prese con sempre maggiori e delicati adempimenti».