Finisce tragicamente la vicenda dell’uomo 83enne di Turi che l’altra notte ha accoltellato nel sonno suo figlio, senza però ucciderlo. L’anziano, fermato dai carabinieri subito dopo il fatto, si è tolto la vita. La storia, conclusasi in maniera così drammatica, aveva già dall’inizio dei risvolti molto tristi.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo sarebbe arrivato al punto di accoltellare suo figlio, dopo le ripetute violenze subite negli anni dal giovane che, a quanto pare, avrebbe avuto problemi di tossicodipendenza. Quanto sia accaduto la sera precedente il delitto non è ancora del tutto chiaro e qualche elemento in più potrebbe arrivare solo dalla testimonianza del ragazzo che, intanto, è stato dichiarato fuori pericolo dai medici dell’ospedale in cui è stato ricoverato dopo il fatto.
Secondo quanto ricostruito, l’anziano avrebbe aggredito suo figlio mentre dormiva, ma non sarebbe stato abbastanza forte da portare a termine il suo intento: il giovane avrebbe urlato per il dolore così forte da attirare l’attenzione dei vicini di casa che a sua volta avrebbero chiamato le forze dell’ordine.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale Compagnia e un’ambulanza del 118 che ha immediatamente soccorso il ragazzo, portandolo in ospedale. I militari invece hanno fermato suo padre, che avrebbe anche fatto ritrovare il coltello con cui, in un momento di profonda disperazione, avrebbe colpito il giovane che dormiva.
Nelle prossime ore, si sarebbe dovuta tenere dinanzi al gup del tribunale di Bari l’udienza di convalida del fermo, alla presenza del difensore dell’83enne. Ma l’anziano non ci è arrivato, decidendo di togliersi la vita. Con ogni probabilità, all’udienza fissata per questa mattina, il caso sarà archiviato e il reato verrà dichiarato estinto per morte del reo. Una conclusione drammatica di una vicenda che presentava, ormai da anni, contorni di disperazione.