Arresti anche in Puglia nell’ambito di un’operazione della Guardia di finanza di Torino che ha consentito di smantellare due gruppi che gestivano il traffico di hashish in diverse zone d’Italia.
Sono tredici le persone arrestate, tutte di origine marocchina, tra Puglia, Veneto e Piemonte.
Al vertice della prima organizzazione c’era un 44enne, che aveva la propria base logistica a Torino e operava nel Torinese, dove aveva dislocato dei depositi, nel capoluogo e a Piossasco, che utilizzati per i traffici illeciti. L’uomo aveva contatti anche in Friuli e un deposito a Pordenone. Il sodalizio vantava anche ramificazioni in Veneto, nelle province di Venezia e Treviso.
Il secondo gruppo invece era guidato da un 48enne marocchino, e da altre due persone. Anche quest’organizzazione era radicata sul territorio torinese e aveva collegamenti in Lombardia nelle province di Milano e Varese e in Toscana nella provincia di Pisa.
Secondo le ipotesi investigative, si tratterebbe di un’articolazione territoriale, dotata di una sua autonomia operativa e assai strutturata che fa parte di una ben più ampia organizzazione transnazionale, operante in Spagna.
I due gruppi si approvvigionavano in particolare dal Nord Africa, introducendo la droga in Italia dalla Spagna.
Nel corso delle investigazioni, da gennaio ad aprile 2022, in provincia di Torino sono stati sequestrati circa 460 chili di hashish, oltre a circa 500 grammi di cocaina e a un chilogrammo di marijuana.
I finanzieri hanno individuato altri due depositi di stoccaggio della droga, all’interno di box situati nell’ambito di complessi residenziali.
Uno si trovava a Leinì, nella disponibilità del secondo gruppo, dove erano custoditi 223 chiloggrammi di hashish, già confezionati e pronti per l’immissione sul mercato illecito. L’altro è stato scovato dal cane antidroga Jakora, dove sono stati trovati e sequestrati 163 chilogrammi di hashish, dal valore di 11 milioni di euro.