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Torremaggiore, per il gip Taulant Malaj «voleva uccidere moglie e figlia»: convalidato il fermo del 45enne

Per il gip del tribunale di Foggia, Taulant Malaj potrebbe fuggire. Per questo ha convalidato il fermo e ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 45enne, panettiere di origine albenese residente a Torremaggiore, che ha confessato il duplice omicidio della figlia 16enne Jessica e del barista 51enne Massimo De Santis, di 51…

Per il gip del tribunale di Foggia, Taulant Malaj potrebbe fuggire. Per questo ha convalidato il fermo e ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 45enne, panettiere di origine albenese residente a Torremaggiore, che ha confessato il duplice omicidio della figlia 16enne Jessica e del barista 51enne Massimo De Santis, di 51 anni, suo vicino di casa e ritenuto dall’uomo amante della moglie, rimasta ferita.

«Il quadro indiziario» contro il 45enne «si è consolidato con la visione dei filmati» delle telecamere in casa «che hanno ripreso le scene in cui l’uomo colpiva ripetutamente con chiara volontà omicida sia la moglie sia la figlia». È quanto si legge nell’ordinanza di fermo del gip.

Quanto «all’omicidio della giovane Jessica», 16 anni, «che con coraggio ha cercato in tutti i modi e fino alla fine di difendere la madre dalla brutale aggressione del padre», si evince «che i colpi sono stati inferti anche nei suoi confronti volontariamente, non solo quando interveniva in un primo momento nella camera da letto, ma anche quando l’aggressione continuava nel salone».

Sul corpo di Jessica, si legge negli atti, «venivano riscontrate quattro coltellate al torace, sede di organi vitali. Allo stesso modo – si legge ancora – si evince la pervicacia con cui si avventa contro la moglie sorprendendola in piena notte mentre si trova nel letto, sferrando molteplici coltellate anche nella parte superiore del corpo».

Tutto questo, evidenzia il gip, «avveniva sotto gli occhi del figlio più piccolo della coppia».

Secondo gli inquirenti «le brutali modalità di realizzazione dei fatti mostrano nell’indagato una assoluta insensibilità verso la vita umana ed una comune propensione al delitto come mezzo di affermazione delle proprie convinzioni e del proprio ruolo all’intero della famiglia».

L’uomo è stato fermato dai carabinieri di Torremaggiore e San Severo la mattina del 7 maggio, a distanza di qualche ore dal duplice omicidio che lo stesso 45enne ha documentato realizzando un video, che ha poi inviato a un connazionale residente nel Nord Italia.

Per la difesa del 45enne non sussisteva il pericolo di fuga che, invece, il gip ha ritenuto concreto e attuale.

Saranno eseguite oggi, intanto, le autopsie sui corpi delle due vittime. Stando all’ispezione cadaverica, sarebbero state 20 le coltellate inferte a De Santis e una decina alla ragazza.

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