Tornano a Bari le due giovani turiste vittime di violenza: «Così siamo state ingannate e abusate»

Hanno ripetuto davanti al giudice per le indagini preliminari quello che avevano già detto ai poliziotti che le avevano trovate e soccorse. Sono tornate in Italia in questi giorni, per prendere parte all’incidente probatorio, le due turiste francesi di 17 e 18 anni che lo scorso 8 agosto sarebbero state derubate, sequestrate e violentate in un appartamento del quartiere Libertà da Loris Attolini, 21enne barese conosciuto per caso. Le due giovani, venute in Italia con le rispettive madri, sono state ospitate in un appartamento della città a spese del Comune.

L’incontro con i giudici, tenutosi martedì dinnanzi il gip Angelo Salerno e la pm Desirèe Digeronimo, era necessario perché serviva, nei fatti, a cristallizzare i racconti e le dichiarazioni delle ragazze, che poi saranno usati come prove durante la fase processuale. In questa sede le vittime, accompagnate dall’avvocata Gaja Martinelli dello studio Polis, hanno ripercorso la violenza subita quella sera, raccontando la loro versione di quei terribili istanti.

Durante il racconto è emerso come in un primo momento le due turiste sarebbero state avvicinate da due giovani. Uno di loro non avrebbe masticato granché bene né il francese né l’inglese e, per questo, si sarebbe distaccato dal gruppetto. L’altro, che aveva approcciato le due proprio grazie alla lingua inglese, le avrebbe convinte a seguirle a casa. Sino ad allora le due, stando alle loro stesse dichiarazioni, avrebbero incontrato solo brave persone, tanto da farsi un’idea molto positiva di Bari e dell’Italia. Per questo si sarebbero fidate del ragazzo, che però avrebbe abusato con estrema violenza di entrambe.

Il fatto sarebbe avvenuto in un appartamento di via Sagarriga Visconti, nel cuore del quartiere Libertà, nella tarda serata dell’8 agosto. Il presunto aggressore, dopo averle costrette a subire atti sessuali e convinte a consegnargli del denaro, le ha fatte allontanare da casa. Per strada sono poi state trovate dagli agenti della squadra volanti che, nel giro di poco, hanno identificato, rintracciato e arrestato in flagranza di reato il 21enne dopo un lungo inseguimento a piedi nelle strade del rione, mentre tentava la fuga. Attolini – accusato di duplice violenza sessuale aggravata, lesioni, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale – aveva con sé le chiavi dell’appartamento indicato dalle vittime.

«Non si può tollerare che accadano episodi di questo tipo – aveva dichiarato il sindaco Antonio Decaro poco dopo i fatti -. La violenza perpetrata in danno di queste due giovani donne va condannata con fermezza e determinazione, non solo sul piano giudiziario ma anche su quello sociale. Cose del genere non possono e non devono succedere mai e invece, purtroppo, ci restituisce una scia di violenze a sfondo sessuale. Noi baresi – aveva concluso – siamo vicini alle due ragazze e alle loro famiglie, e mai avremmo voluto che la nostra città lasciasse questo segno tragico nella loro vita, certi che niente e nessuno potrà risarcirle».

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