Terrorismo internazionale, suprematista 24enne di Sammichele condannato a 5 anni

Luigi Antonio Pennelli, 24enne di Sammichele di Bari, accusato per arruolamento con finalità di terrorismo internazionale, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, è stato condannato a 5 anni di reclusione nel processo celebrato a Bari dinanzi alla giudice Susanna De Felice.

Secondo l’accusa, il 24enne, ritenuto appartenente all’organizzazione terroristica suprematista statunitense “The Base”, agiva in Italia come “lone wolf” ed era pronto al sacrificio estremo «a difesa della razza bianca». Pennelli si presentava come unico referente del movimento in Italia, diffondeva materiale propagandistico traducendolo in italiano e si proponeva per eseguire azioni violente.

L’indagine è partita nel 2021 dopo una segnalazione della Digos di Bari a seguito di un monitoraggio sul web svolto dall’Aisi su ambienti suprematisti di estrema destra.

È stata quindi rintracciata una chat di Telegram collegata al canale “Sieg Heil”, sulla quale era attivo Pennelli, che diffondeva materiale propagandistico antisemita e di matrice nazionalsocialista.

Su Telegram, il 24enne ha condiviso un video in cui «verrebbero rivolte anche minacce di morte alla senatrice Liliana Segre», si legge negli atti.

Pennelli aveva disponibilità di armi (una carabina, una pistola a pallini, una balestra, armi da taglio e mazze con svastiche) e voleva «passare all’azione». Sulle armi e sulle custodie sono state trovate iscrizioni in alfabeto runico e i nomi dei suprematisti responsabili di attacchi terroristici come Luca Traini, Anders Breivik e Branton Tarrant.

«Allarmanti», secondo i pm, sono le ricorrenze tra il materiale sequestrato e quello utilizzato da Payton Gendron, il 18enne autore della strage di Buffalo del 14 maggio 2022 che ha assassinato 10 persone ferendone 3. Pennelli è attualmente detenuto nel carcere di Melfi.

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