Chiusura immediata dei cinque manufatti ubicati sulle complanari della strada provinciale 231 in territorio di Terlizzi dove da anni si praticava il fenomeno della prostituzione.
La mano pesante è del sindaco Michelangelo De Chirico, che ieri pomeriggio ha disposto, con un’ordinanza ad hoc, i sigilli a quattro immobili e un container dove, tra l’altro, è stata certificata la totale assenza di servizi igienici, acqua corrente, elettricità, scarico fognario e quindi le condizioni igienico/sanitarie erano totalmente inidonee allo svolgimento di attività che implichino la permanenza continuativa di persone.
La chiusura immediata delle strutture spetta alle cinque proprietarie (due italiane, nate a Bari e tre straniere), raggiunte dal provvedimento.
«L’ordinanza sindacale – spiega il primo cittadino – risulta essere l’epilogo finale, nonché doveroso e obbligatorio, riguardante la complessa attività preliminare investigativa e repressiva posta in essere dalla polizia locale (il sequestro preventivo dei manufatti è avvenuto il 24 ottobre, ndr) a tutela del territorio comunale e a tutela della cosiddetta “sicurezza urbana integrata”. La Procura della Repubblica di Trani ha cristallizzato positivamente la gran mole di lavoro investigativo dei vigili urbani di Terlizzi, diretti dal comandante Antonio Modugno, alla quale rivolgo il mio personale plauso».