Tentato omicidio e suicidio a Cassano, la famiglia di Sallaku si oppone all’archiviazione

Per i familiari di Oltjion Sallaku, il 31enne albanese trovato morto nella sua casa di Cassano delle Murge il 16 novembre del 2022 non si sarebbe suicidato dopo aver ferito a colpi di pistola la moglie 18enne. Per questo motivo la famiglia si è opposta, tramite l’avvocato Giovanni Ladisi, alla richiesta della procura di Bari di archiviazione dell’inchiesta per omicidio e tentato omicidio avviata nei confronti di un preguidicato.

Quella sera i carabinieri, intervenuti nell’appartamento dopo gli spari, trovarono la ragazza gravemente ferita da due colpi di pistola e il cadavere del 31enne, che presentava un proiettile in testa.

La 18enne, successivamente, raccontò di essere stata ferita dal marito, di aver perso conoscenza e di non aver avuto contezza del suo “presumibile suicidio”.

Nel registro degli indagati finì il pregiudicato di Gioia del Colle, la cui posizione per la Procura è da archiviare. I familiari però non credono al suicidio e hanno chiesto che si continui ad indagare accertando, a esempio se vi siano tracce di polvere da sparo sulle mani dell’uomo (l’esame Stub non risulta agli atti delle indagini) e come mai nel bagno dell’appartamento ci fosse del sangue, mentre i fatti sono avvenuti in cucina.

Quel giorno, come raccontato dai genitori di Sallaku, il 31enne si recò a casa loro a Santeramo in Colle insieme al suocero e alla figlia, trascorrendo la giornata in sostanziale tranquillità.

Poche ore dopo, tornato a Cassano, avvenne la tragedia. Secondo gli inquirenti, Sallaku avrebbe tentato di uccidere la moglie, e si sarebbe poi ucciso, perché i rapporti tra i due erano conflittuali.

L’udienza per discutere della richiesta di archiviazione è stata fissata a febbraio.

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