Erano entrati in una palazzina in via Laterza, nel quartiere Carrassi. E, quando la polizia li ha fermati, non hanno saputo dare alcuna spiegazione della loro presenza nello stabile. Anzi, nell’allontanarsi in fretta e furia hanno abbandonato le mascherine, i cappellini, i guanti e gli scaldacollo usati per coprirsi il volto. Così quattro persone sono finite in manette con l’ipotesi di tentato furto in abitazione aggravato.
Decisiva per l’arresto è stata una segnalazione alla sala operativa della Questura che a sua volta ha allertato le pattuglie presenti nel quartiere Carrassi: due persone con il volto parzialmente coperto da mascherina e cappellino, di cui una con una t-shirt nera, si erano furtivamente introdotte in una palazzina in via Laterza dopo essere scese da un’auto. A quel punto i poliziotti si sono precipitati sul posto e hanno fermato un uomo nei pressi dell’automobile segnalata e, subito dopo, una seconda persona che si allontanava in fretta e furia dallo stabile. All’interno di quest’ultimo, sul pianerottolo del terzo piano, gli agenti hanno intercettato altre due persone che proprio in quel momento scendevano le scale.
Immediatamente sono scattate le verifiche. I quattro uomini, tutti con precedenti di polizia specifici, corrispondevano alle descrizioni fatte al 113. E ai poliziotti che chiedevano loro il motivo della loro presenza all’interno della palazzina, non hanno saputo fornire alcuna spiegazione convincente. Non solo: nel cortile interno dello stabile i poliziotti hanno rinvenuto tre cappellini da baseball di colore nero, tre scaldacollo e due paia di guanti da lavoro; grazie alle indicazioni di un condomino, inoltre, su un terrazzino è stata rinvenuta anche una chiave a doppia mappa, risultata poi idonea ad aprire un appartamento al terzo piano.
Risultato? Gli oggetti ritrovati, di cui i componenti della banda si erano probabilmente serviti per travisare i volti e sottrarsi all’identificazione, sono finiti sotto sequestro. I quattro uomini sono stati arrestati e trasferiti nel carcere di Bari.
L’episodio fa scattare nuovamente l’allarme criminalità nel capoluogo pugliese. A impedire ai baresi di dormire sonni tranquilli non sono soltanto i topi d’appartamento, ma soprattutto l’ormai famigerata banda della spaccata che da dicembre imperversa nelle strade del centro devastando e saccheggiando negozi e ristoranti.