Un ufficiale del corpo di polizia municipale di un Comune del Tarantino è finito a giudizio, il processo inizierà nelle prossime settimane, per interferenze illecite nella vita privata e atti persecutori. I fatti risalgono al 2019.
Per l’accusa l’uomo ha installato una telecamera microscopica nel bagno femminile del comando di polizia locale procurandosi immagini intime delle colleghe.
Non solo. La sostituta procuratrice Vittoria Petronella ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio anche per stalking ai danni di una agente.
Per l’accusa l’ufficiale la molestava sul posto di lavoro, controllava i suoi accessi su Whatsapp e le faceva domande personali abusando del proprio grado, costringendola, inoltre, a effettuare lavori che non le competevano.
Sono quattro le agenti identificate dalla procura come parti offese che insieme al comandante della polizia locale sono pronte a costituirsi parte civile in aula, con gli avvocati Michela Soldo, Giuseppe Tanzarella e Aldo Fornari.