Taranto, rapinato da finti finanzieri: in carcere ex moglie e due complici. In corso le indagini

«Gravi indizi di colpevolezza nei confronti della moglie – separata di fatto- dell’imprenditore e del fratello di lei, organizzatori della rapina. E di una terza persona quale esecutore materiale unitamente ad altro soggetto in corso di identificazione». La misura cautelare carceraria a carico di tre persone è stata richiesta dalla procura e adottata dal gip in relazione alla progettazione ed esecuzione di una rapina o furto in danno dell’imprenditore e di reati contro la sua incolumità personale con pericolo di inquinamento probatorio, in riferimento alla identità del secondo esecutore materiale della rapina e ad altri aspetti e ruoli nella esecuzione del reato, nella preparazione e nei fatti pregressi.

Sono stati anche raccolti elementi indiziari nei confronti di una quarta persona, dipendente della ditta dell’imprenditore e destinataria di provvedimento di perquisizione locale e personale. Due dei tre arrestati sono stati rintracciati a San Benedetto del Tronto mentre il terzo in Provincia di Taranto e sono stati associati nella Case circondariali di Ascoli Piceno, Teramo e Taranto, in attesa degli interrogatori di garanzia durante i quali potranno fornire la loro versione.

Nel corso della perquisizione eseguita in provincia di Taranto a carico del soggetto ritenuto essere uno degli esecutori materiali della rapina, è stato rinvenuto un quantitativo di cocaina e due pistole illecitamente detenute, con conseguente arresto in flagranza per possesso al fine di cessione di sostanza stupefacente e alla illecita detenzione di armi.

Le indagini proseguono, anche sulla base di quanto rinvenuto nel corso delle perquisizioni e degli approfondimenti tecnici sui telefoni cellulari sequestrati, ai fini della completa ricostruzione dei fatti e delle responsabilità.

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