Taranto, organico in emergenza per Vigili del fuoco. Cgil, La Corte: «Turni massacranti»

«Se scoppia un incendio in contemporanea sui due lati opposti della città le fiamme potrebbero prevalere così come il nostro sconforto. Malgrado turni massacranti e condizioni di lavoro al limite della decenza non ci importa di essere chiamati eroi ma vorremmo innanzitutto essere rispettati come uomini, padri di famiglia e lavoratori». Lo afferma Gaetano La Corte, segretario aziendale della Funzione Pubblica Cgil all’interno del corpo dei vigili del fuoco di Taranto.

Si denuncia la carenza di personale con un «organico ridotto all’osso, mezzi a volte non dotati di aria condizionata, lavoratori costretti ad utilizzare dpi (dispositivi di protezione individuali) indispensabili per la loro incolumità che pesano circa 10 chili e fanno salire la temperatura corporea fino a 50 gradi e oltre».

I vigili del fuoco di Taranto, osserva ancora La Corte, «sono sempre stati pochi, ora sono pochissimi. Da alcuni giorni ormai, su disposizione del Comando vigili del fuoco della Puglia, hanno dovuto raddoppiare i turni di servizio passando da 12 a 24 ore di lavoro continuativo, per affrontare i nuovi fronti di fuoco del leccese e del foggiano».

«Questo pomeriggio, a Taranto, hanno dovuto affrontare un altro incendio lungo il tratto della Salina al confine della città. Per piacere – conclude – non chiamateci eroi. Trattateci da uomini che vogliono tornare a casa dalle proprie famiglie sani e salvi».

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