È di omicidio colposo l’accusa a carico di dieci persone indagate per la morte di Massimo De Vita, operatore portuale 40enne, morto nel marzo del 2022 a Taranto.
Tra gli indagati ci sono rappresentanti della Peyrani, l’azienda di logistica e movimentazione presente da molti anni a Taranto, e della compagnia portuale Neptunia, ai quali è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini. Il sostituto procuratore che coordina l’inchiesta è Mariano Buccoliero.
Nell’incidente del 22 marzo scorso, De Vita, dipendente della compagnia portuale Neptunia, venne travolto da una pesante struttura in ferro usata per il trasporto e il sostegno delle pale eoliche. Un compagno di lavoro di De Vita riuscì a salvarsi.