Taranto, fu ammazzato nel sottoscala dei pusher: 2 ergastoli e una condanna a 20 anni

Per l’omicidio di Graziano Rotondo la Corte d’assise di Taranto ha condannato all’ergastolo Carmelo Nigro e Vincenzo Balzo, mentre 20 anni di reclusione per Giovanni Nigro. Il 39enne di Palagianello, con precedenti per spaccio di droga, fu ucciso il 16 dicembre del 2020 in uno scantinato delle case-parcheggio di via Machiavelli, al rione Tamburi.

Rotondo sarebbe stato ammazzato perché sorpreso mentre provava a rubare un carico di droga nascosto nei locali-bunker. Nelle casseforti all’interno dei locali i poliziotti trovarono eroina, cocaina e diverse pistole semiautomatiche. Prima di essere aggredito, Rotondo era riuscito a chiamare al telefono suo fratello e a chiedere aiuto. Quando Vigili del fuoco e Polizia arrivarono sul posto, però, l’uomo era già morto.

Il 39enne fu ucciso con colpi di pistola alla testa dopo essere stato ferito con un martello. Nei pressi del cunicolo ricavato sotto le case popolari furono trovati Balzo e suo cognato Carmelo Nigro, subito sottoposti a fermo per omicidio volontario e arrestati in flagranza per la detenzione illegale di droga e armi. Quasi un anno dopo fu invece fu arrestato Giovanni Nigro, cugino di Carmelo e unico imputato per cui la Corte d’assise non ha riconosciuto l’aggravante della crudeltà, che ha potuto beneficiare della diminuente del rito abbreviato, a cui non era stato precedentemente ammesso dal giudice per l’udienza preliminare.

Il pm Marzia Castiglia aveva chiesto la condanna all’ergastolo per tutti gli imputati. La Corte ha riconosciuto una provvisionale di 50 mila euro nei confronti di cinque familiari della vittima che si sono costituiti parte civile.

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