Un detenuto napoletano di circa 50 anni, recluso nel carcere di Taranto dove sta scontando l’ergastolo, avrebbe colpito con un violento pungo al volto un assistente capo della polizia penitenziaria.
È quanto denuncia Federico Pilagatti della segreteria nazionale del sindacato di polizia penitenziaria Sappe.
L’agente è riuscito a dare l’allarme attraverso la radio portatile in suo possesso. All’arrivo dei colleghi, l’agente era «riverso per terra – osserva il sindacalista – con il sangue che usciva copiosamente dal viso. È stato subito soccorso e portato in infermeria per essere poi accompagnato in ospedale dove si trova tuttora».
L’aggressore, secondo quanto sottolinea Pilagatti, si era già reso responsabile di diverse aggressioni in altri penitenziari.
L’agente ferito, stando a quanto riferisce il segretario generale della UilPa Polizia penitenziaria, ha riportato la «frattura alla mandibola e trenta giorni di prognosi» ed è stato trasferito, per ulteriori accertamenti, dall’ospedale di Taranto al “Miulli” di Acquaviva delle Fonti.