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Tar Lecce, il presidente Pasca: «Ex Ilva, il governo non deleghi ai magistrati. Balneari? decida la politica»

Ex Ilva e concessioni balneari: il presidente del Tar di Lecce Antonio Pasca è intervenuto su queste caldissime tematiche durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario che si è svolta ieri. «Sull’ex Ilva il governo non deleghi la magistratura, ma faccia qualcosa», ha dichiarato secco Pasca che ha aggiunto: «Abbiamo dei ricorsi ancora pendenti. Io sono molto vicino…

Ex Ilva e concessioni balneari: il presidente del Tar di Lecce Antonio Pasca è intervenuto su queste caldissime tematiche durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario che si è svolta ieri.

«Sull’ex Ilva il governo non deleghi la magistratura, ma faccia qualcosa», ha dichiarato secco Pasca che ha aggiunto: «Abbiamo dei ricorsi ancora pendenti. Io sono molto vicino alla collettività di Taranto e ai lavoratori. È un conflitto assurdo quello tra il diritto alla salute e il diritto al lavoro, una guerra tra poveri».

Il presidente del Tar di Lecce si è espresso anche sulle concessioni balneari: «Decida la politica. Gli appelli alla riforma del settore fino ad ora sono rimasti inascoltati». Pasca ha poi proseguito: «La definizione della questione delle concessioni balneari è stata trasferita impropriamente nelle aule della giustizia amministrativa in quanto la relativa soluzione apparteneva e appartiene al Governo e alla funzione politica, purtroppo rimasta invece inerte per molto tempo. Dal 2018 ad oggi tutte le sollecitazioni, volte ad evidenziare l’esigenza improrogabile di porre mano senza indugio ad una riforma del settore e a una normativa tesa a garantire uniforme ed effettiva attuazione della direttiva dei servizi, sono rimaste del tutto inascoltate».

Il Tar di Lecce ha espresso un orientamento giurisprudenziale non allineato rispetto ad alcune pronunce di altri giudizi amministrativi con riferimento alle questioni relative al conflitto tra la normativa nazionale (legge 145/18) e la direttiva Bolkestein dell’Unione Europea. Nel 2023 il Tar di Lecce ha registrato un calo dei ricorsi addebitabile, secondo Pasca, ad una carenza dell’organico. In particolare, sono stati 1364 rispetto ai 1435 dell’anno precedente. Sono invece 1299 i ricorsi definiti, con conseguente lieve aumento della giacenza rispetto al 2022. Nel 2023, invece, si è registrato un netto aumento dei contenziosi avviati contro il silenzio o l’inerzia della pubblica amministrazione che passano da 43 domande del 2022 a 94 del 2023.

«Spero che il Tar di Lecce possa essere riconosciuto come tribunale amministrativo indipendente e autonomo. Ma servono strumenti, personale e luoghi idonei che possano permettere agli operatori della giustizia di operare con più serenità ed efficienza», ha commentato Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale. Sulla stessa lunghezza d’onda si è sintonizzato Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani in Consiglio regionale: «Non posso che condividere l’importante appello lanciato dal presidente Pasca che chiede a gran voce, insieme a tutto il territorio, la trasformazione del Tar Lecce in tribunale amministrativo autonomo».

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