Tangenti, condannato a 9 anni e mezzo l’ex presidente della Provincia di Taranto

Il tribunale di Taranto ha condannato a 9 anni e mezzo di reclusione l’ex presidente della Provincia Martino Tamburrano (all’epoca esponente di Forza Italia), arrestato il 14 marzo 2019 nell’ambito dell’inchiesta per la concessione dell’autorizzazione all’ampliamento della discarica di Grottaglie-contrada Torre Caprarica.

Condannati anche altri tre imputati raggiunti all’epoca dei fatti da misure cautelari: a 9 anni di reclusione l’imprenditore di San Marzano di San Giuseppe, Pasquale Lonoce (titolare di una società attiva nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti), a 8 anni il procuratore speciale della società-gestore della discarica di Grottaglie Roberto Natalino Venuti e a 7 anni l’ex dirigente della Provincia Lorenzo Natile.

I reati contestati sono, a vario titolo, quelli di corruzione e turbata libertà degli incanti. Ai domiciliari finirono anche altre tre persone.

Il Tribunale ha dichiarato tutti gli imputati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale durante l’esecuzione della pena, nonché incapaci di contrattare con la pubblica amministrazione per cinque anni.

I soli Tamburrano e Natile sono interdetti dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per la durata della pena. Tamburrano è tenuto inoltre al pagamento, «a titolo di riparazione pecuniaria», di 310mila euro in favore della Provincia di Taranto. Di conseguenza è stata disposta la confisca di tale somma e, in caso di impossibilità, di beni mobili e immobili nella disponibilità dell’imputato per un valore equivalente.

Tutti gli imputati sono stati condannati al risarcimento danni, da liquidarsi in sede civile, in favore delle parti civili Provincia di Taranto, Comune di Grottaglie e Comune di San Marzano di San Giuseppe. Tamburrano era accusato di aver ricevuto una tangente di 5mila euro al mese, un’auto Mercedes del valore di 50mila euro (della quale è stata disposta la confisca) e un contributo di 250mila euro per finanziare la campagna elettorale di sua moglie, Maria Francavilla, candidata (non eletta) al Senato per Forza Italia alle politiche del 2018.

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