Tre imprenditori e un dirigente comunale di Statte, nel Tarantino, sono stati arrestati e posti ai domiciliari dalla Guardia di finanza del capoluogo ionico nell’ambito di un’inchiesta su appalti e affidamenti diretti assegnati dal Comune.
Si tratta di Vincenzo La Gioia, responsabile del settore “Assetto territorio e sviluppo economico” del Comune di Statte e degli imprenditori Marco Moscaggiura, Oronzo Moscaggiura e Amedeo Pesare.
Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione e turbativa d’asta.
L’ordinanza di custodia cautelare, con l’applicazione del braccialetto elettronico, è stata firmata dal gip di Taranto Rita Romano su richiesta del pubblico ministero Lucia Isceri.
In tutto sono nove gli indagati. Secondo l’accusa, il dirigente comunale avrebbe alterato gare d’appalto e concesso affidamenti diretti per concedere alle imprese riconducibili a Marco Moscaggiura una serie di servizi ottenendo in cambio “mazzette” del valore pari al dieci per cento degli appalti. Tra le gare finite all’attenzione delle fiamme gialle anche l’affidamento di pulizia e manutenzione degli immobili comunali e la gestione di servizi integrati.