Ancora un suicidio nel carcere di Taranto, è il terzo dall’inizio dell’anno. Il detenuto 32enne, di origini calabresi, si è impiccato ieri con una corda rudimentale legata alla finestra della sua cella. Era in attesa di giudizio per reati contro il patrimonio.
«Nel carcere di Taranto si muore e le parole del garante dei detenuti e del Presidente della Repubblica sulla situazione delle carceri e sui diritti delle persone private della libertà, stridono in maniera inaccettabile con quello che accade ogni giorno nell’inferno del penitenziario del capoluogo Jonico e delle carceri pugliesi». A dichiararlo in una nota è Federico Pilagatti, segretario nazionale del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Puglia).