È terminata da poco, all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, l’autopsia sul corpo di Julie Tronet, la 21enne studentessa francese morta suicida nella sua stanza al quinto piano di un palazzo in via Pappacoda.
Al termine dell’esame, il medico legale Alberto Tortorella non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.
Da quanto emerso dall’esame autoptico, la morte è avvenuta per asfissia da impiccagione, e sul corpo non sono emersi segni di colluttazione e ferite, al di fuori dei segni del laccio stretto intorno al collo.
Per la morte della ragazza la Procura di Lecce ha iscritto nel registro degli indagati un 19enne di Ceglie Messapica, con l’accusa di istigazione al suicidio e violenza sessuale. Sarebbe stato proprio il rapporto sessuale con il ragazzo, da lui definito consensuale, ad indurre la studentessa a togliersi la vita.
Molto solare eppure molto riservata, Julie aveva incontrato i medici del nosocomio dopo il presunto abuso, ma non aveva voluto denunciarne l’autore. Circostanze sulle quali sono ora al lavoro gli investigatori della Squadra mobile coordinati dal questore di Lecce, Massimo Modeo.
L’Università del Salento, intanto, su iniziativa di un gruppo di studenti e studentesse, ha organizzato una messa di commiato per la studentessa tragicamente scomparsa nei giorni scorsi.
La messa sarà celebrata oggi, 26 ottobre 2023, alle ore 19 nel Duomo di Lecce.
«Chi vorrà assistere alla cerimonia è invitato a rispettare il silenzio richiesto dalla famiglia e dall’Ateneo. In chiesa non sarà consentito l’uso di telecamere o di altri dispositivi per la realizzazione di foto e video», scrivono dall’UniSalento.