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Speleologo bloccato in una grotta in Turchia: è corsa contro il tempo. All’opera soccorritori pugliesi – VIDEO

Sono tre i tecnici del servizio regionale Puglia del Soccorso alpino e speleologico italiano arrivati in Turchia per il recupero dello speleologo statunitense bloccato in una grotta a mille metri di profondità. Nella notte tra mercoledì e giovedì è giunta al campo base situato nei pressi della grotta Morca, nella provincia di Mersin, la prima…

Sono tre i tecnici del servizio regionale Puglia del Soccorso alpino e speleologico italiano arrivati in Turchia per il recupero dello speleologo statunitense bloccato in una grotta a mille metri di profondità.

Nella notte tra mercoledì e giovedì è giunta al campo base situato nei pressi della grotta Morca, nella provincia di Mersin, la prima squadra di otto soccorritori del Corpo nazionale, partita dall’Italia nella mattinata di mercoledì con l’incarico di collaborare nell’assistenza sanitaria e nel recupero dello speleologo americano bloccato da sabato a circa 1000 metri di profondità. Nel pomeriggio di ieri è entrata in grotta la prima squadra italiana di sei tecnici del Soccorso alpino e speleologico, compresi un medico e un infermiere, che poche ore fa ha raggiunto lo speleologo statunitense.

Ieri sera, da Pratica di Mare, è decollato anche un volo dell’Aeronautica militare che ha trasportato in Turchia diverse squadre composte da un totale di 33 tecnici esperti nella progressione e soccorso in grotte profonde, a supporto dei soccorritori che già stanno operando. Una volta atterrati in loco, l’esercito turco li ha elitrasportati nei pressi dell’ingresso della grotta dove negli scorsi giorni è stato allestito un campo base.

Un’ulteriore squadra composta da cinque tecnici del Cnsas, a bordo di due furgoni contenenti materiale logistico, si è imbarcata mercoledì sera dal porto di Brindisi alla volta della Grecia, ed è in fase di arrivo al campo base.

In Turchia sono dunque presenti da questa mattina 46 operatori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

Al momento, oltre all’Italia, sono diverse le nazioni coinvolte in questa complessa operazione – coordinata dall’Afad, l’ente turco di Protezione civile – tra queste la Bulgaria, la Polonia e l’Ungheria.

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