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Spaccio, movida e distributori h24: Decaro vuole più poteri. L’opposizione: «Li ha già, ma non sa usarli»

«Non servono più poteri e libertà, perché già ce li ha ma non li sa usare bene». È perentorio il commento di Antonio Ciaula, consigliere comunale in quota Fratelli d’Italia, alle parole del sindaco Decaro, che in un’intervista all’emittente Telebari ha annunciato di «star chiedendo al ministro dell’Interno Piantedosi di avere un po’ più di…

«Non servono più poteri e libertà, perché già ce li ha ma non li sa usare bene». È perentorio il commento di Antonio Ciaula, consigliere comunale in quota Fratelli d’Italia, alle parole del sindaco Decaro, che in un’intervista all’emittente Telebari ha annunciato di «star chiedendo al ministro dell’Interno Piantedosi di avere un po’ più di libertà e flessibilità rispetto alle norme nazionali su alcuni temi che portano problemi alla quiete pubblica», come la movida e l’apertura h24 dei distributori automatici, da molti cittadini segnalati come luoghi di spaccio, risse e schiamazzi. Per Ciaula «il sindaco vuole andare oltre quelle che sono le sue competenze (che per il suo ruolo sono già forti e ampie), come ha fatto in qualità di presidente dell’Anci per quanto riguarda il terzo mandato, superando le funzioni democratiche che gli sono attribuite».

«Non dobbiamo dimenticare – aggiunge il consigliere di Fratelli d’Italia – che il primo cittadino dispone del corpo di polizia locale (che proprio alcuni mesi fa ha avuto ulteriore disponibilità di risorse umane), che impiega quasi esclusivamente per multare le auto in doppia fila e quelle con il grattino scaduto. Proprio di recente ha inoltre provveduto ad istituire una nuova ripartizione della locale, che andrà ad effettuare un’attività di controllo per quanto attiene i contributi non pagati. Di fatto – accusa Ciaula – Decaro depotenzia il corpo della municipale. Il fatto che chieda “più libertà” suona come un controsenso, perché continua ad utilizzare questi agenti in maniera imprecisa e impropria».

«L’idea del sindaco Decaro è totalmente sbagliata, non è questa la soluzione» dice Davide Cassano, gestore di ben cinque punti h24 della città, che spiega: «Lo spaccio non avviene nei nostri locali, ma in tutta la città. Anche perché i nostri esercizi sono tutti provvisti di telecamere di videosorveglianza, che fanno da deterrente a spacciatori e tossici. Per quanto riguarda gli schiamazzi, questi si verificano ovunque. Non serve limitare le aperture degli h24» dice l’imprenditore, che dà lavoro a nove dipendenti, tutti con famiglia e assunti con regolare contratto di lavoro: «Non servono le maggiori “libertà” che chiede Decaro, ma più forze dell’ordine e un maggiore impegno dell’amministrazione comunale. Il problema non sono gli h24, ma lo spaccio in tutta la città, piena di pusher, tossici e di ragazzini che fanno baccano a tutte le ore della notte. Basta farsi una passeggiata in piazza Umberto, in stazione o in largo Adua. I nostri h24 sono sicuri».

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