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Spaccia anche ai domiciliari: 26enne finisce in carcere. Incastrato da una segnalazione anonima

Era ai domiciliari con le accuse di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ma continuava a vendere droga nell’abitazione dove era ristretto a Lequile: per un 26enne si sono così aperte le porte del carcere di Borgo San Nicola. Fondamentale è stata la segnalazione di un cittadino, tramite l’applicazione YouPol: «C’è un giovane agli arresti…

Era ai domiciliari con le accuse di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ma continuava a vendere droga nell’abitazione dove era ristretto a Lequile: per un 26enne si sono così aperte le porte del carcere di Borgo San Nicola.

Fondamentale è stata la segnalazione di un cittadino, tramite l’applicazione YouPol: «C’è un giovane agli arresti domiciliari che spaccia la droga e minaccia la gente, fate qualcosa. Intervenite», il tono dei messaggi inviati dall’anonimo agli agenti del commissariato di polizia di Nardò.

Sono state così avviate le indagini volte alla localizzazione del luogo di spaccio e del relativo autore: l’uomo è stato sorpreso in compagnia di una donna, estranea al nucleo familiare ma coabitante, la quale era in possesso di circa 90 grammi di marijuana ed è stata denunciata. Nel corso della perquisizione gli agenti hanno trovato all’interno della camera da letto occupata dal detenuto, un coltello da cucina con lama affilata della lunghezza di 28 centimetri, una pistola di libera vendita priva di tappo rosso caricata con due cartucce a salve e la disponibilità di un telefono cellulare, tutto debitamente sequestrato, come anche la sostanza stupefacente.

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