Sarebbero stati identificati gli autori dei raid notturni negli esercizi commerciali del centro. Nella notte fra sabato e domenica, le volanti della polizia hanno fermato due giovani georgiani. Almeno una decina le denunce presentate nei giorni scorsi alle forze dell’ordine, che hanno raccolto numerosi elementi utili. Ad aiutare gli inquirenti sarebbero state in particolare le immagini estrapolate dalle telecamere private e quelle pubbliche installate lungo i percorsi ricostruiti dopo i furti.
Nei giorni scorsi erano stati fermati due tunisini, ormai tornati liberi. Ma secondo la prima ricostruzione accusatoria, a mettere in atto veri e propri raid nelle strade del centro cittadino, sarebbero più gruppetti dalla composizione mista: non soltanto extracomunitari ma anche giovani baresi, che girerebbero armati di attrezzi per lo scasso non particolarmente ingombranti e facilmente trasportabili.
Gli esercizi commerciali maggiormente presi di mira sono quelli con la saracinesca non protetta da un lucchetto e quindi facilmente sollevabile. Una volta aperta, forzano la serratura con piedi di porco ed entrano, facendo razzia di bottiglie o semplicemente portando via i cassetti interni alla cassa. Poi scappano, lasciando dietro di loro danni in molti casi superiori al valore di quanto portato via. Domani mattina, in Prefettura, in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal sindaco Antonio Decaro, si farà il punto con le forze dell’ordine per individuare le migliori forme, interdisciplinari, di prevenzione sul territorio.
Non si esclude che si possa prendere in esame, tra le diverse ipotesi di intervento, la possibilità di incentivi in favore dei commercianti, per l’acquisto di telecamere collegate con le sale operative delle forze dell’ordine. Un progetto che già dieci anni fa era diventato concreto, grazie all’intervento combinato di associazioni di categoria e Comune di Bari. Si tratterebbe di un importante deterrente, da affiancare al maggiore controllo del territorio.
