«La situazione nell’hotspot di Taranto è estremamente complessa, nonostante gli sforzi fatti per migliorarne le condizioni. Il lavoro delle forze di polizia e dei militari è encomiabile, ma viene svolto in condizioni che sono davvero al limite della decenza. Tutto questo non è più accettabile: gli hotspot vanno fatti in Libia e Tunisia, non in Italia». Così il sottosegretario dell’Interno e deputato della Lega, Nicola Molteni, al termine del sopralluogo di questa mattina all’hotspot di Taranto.
«A oggi contiamo già 63mila migranti sbarcati in Italia, il 50% in più dell’anno scorso – ha proseguito -. È la fotografia di una emergenza che richiede risposte chiare e serie da parte della politica: vanno contrastati i flussi migratori e bisogna impedire che le Ong fungano da fattore di attrazione di nuova immigrazione irregolare. Ecco perché sosteniamo la reintroduzione dei decreti sicurezza, anche a supporto del prezioso lavoro delle Forze di Polizia che servono il nostro Paese con grande professionalità e in contesti così difficili», ha concluso.