Il Tribunale del Riesame di Bari ha revocato gli arresti domiciliari disposti il 20 giugno scorso nei confronti del 55enne Sabino Ardito, ex funzionario del Comune di Bitetto, al momento dell’arresto in servizio nel vicino Comune di Cassano delle Murge.
In parziale accoglimento dell’istanza presentata dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Antonio La Scala, i giudici hanno disposto la sostituzione della misura cautelare detentiva con l’interdizione per un anno.
Ardito è indagato per peculato e falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, per essersi indebitamente appropriato di denaro prelevato dai conti correnti dell’ente comunale con bonifici su conti suoi e dei suoi famigliari.
A Bitetto l’indagato era addetto alla predisposizione dei mandati di pagamento in favore dei fornitori di beni/servizi. Da settembre 2017 a novembre 2019 avrebbe fatto 45 bonifici per complessivi 34mila euro, falsificando alcuni mandati di pagamento inserendo al posto degli Iban identificativi dei conti correnti dei fornitori quelli suo, di sua moglie e dei suoi due figli e indicando nelle causali forniture di energia elettrica, di acqua, acquisto di arredi scolastici.
Per i tre familiari indagati era stata disposta la misura cautelare, ora del tutto revocata dal Riesame, dell’obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria con l’accusa di ricettazione.