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Soccorritrice del 118 di Brindisi aggredita da una paziente ubriaca: ferite guaribili in sei giorni

Un'operatrice sanitaria del 118 della Asl di Brindisi, intervenuta per soccorrere una donna in stato di ebbrezza, è stata aggredita dalla paziente dopo averla fatta salire sull'ambulanza. L'autrice dell'aggressione avrebbe poi continuato a dare in escandescenze anche in ospedale, al "Perrino", dove i soccorritori sono riusciti a trasportarla. La vittima, una 30enne brindisina, ha riportato…
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Un’operatrice sanitaria del 118 della Asl di Brindisi, intervenuta per soccorrere una donna in stato di ebbrezza, è stata aggredita dalla paziente dopo averla fatta salire sull’ambulanza.

L’autrice dell’aggressione avrebbe poi continuato a dare in escandescenze anche in ospedale, al “Perrino”, dove i soccorritori sono riusciti a trasportarla. La vittima, una 30enne brindisina, ha riportato ferite che guariranno in poco meno di una settimana.

L’aggressione è avvenuta nel giorno di Ferragosto e a denunciare l’accaduto è il sindacato Uil Fpl che parla di un’aggressione «violenta» e denuncia che «in un Paese civile un lavoratore che opera tutti i giorni per salvare vite umane non può essere aggredito».

Episodi del genere, sottolinea il sindacato, sono però «frequenti» anche se spesso «rimangono stranamente nascosti, come se il tutto rientrasse nella normalità».

Al neo direttore generale della Asl Brindisi, Maurizio De Nuccio la Uil Fpl chiede di «conoscere i protocolli o le attuali normative che impongono al personale del 118 l’invio di un equipaggio di solo donne a gestire eventi di probabile violenza senza l’ausilio delle forze dell’ordine».

La richiesta sindacale è di «un intervento con le Istituzioni regionali» per evitare il ripetersi delle aggressioni ai danni del personale sanitario «auspicando che si trovi una risposta soprattutto nei riguardi oltre che dei lavoratori anche degli abitanti della provincia di Brindisi».

La Asl di Brindisi: «Violenza inconcepibile e ingiustificabile»

«Sono inconcepibili e ingiustificabili gli atteggiamenti di violenza nei confronti di chiunque e in particolare di chi presta un servizio così prezioso e fondamentale per la collettività», afferma il direttore generale della Asl di Brindisi, Maurizio De Nuccio, commentando quanto accaduto, annunciando che «cercheremo di potenziare la sicurezza e tutelare al meglio il lavoro di tutti gli operatori sanitari».

Proprio al tema delle aggressioni la Asl brindisina ha di recente promosso una campagna di sensibilizzazione per dire “no alla violenza”. Aggredire verbalmente o fisicamente gli operatori è un reato. Qualsiasi atto di violenza sarà segnalato all’Autorità giudiziaria.

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