Sindaca di Castellanza muore dopo le celebrazioni del 25 aprile. Decaro: «Duro colpo»

«La notizia della morte improvvisa di Mirella Cerini, sindaca di Castellanza, ci colpisce duramente». Lo afferma il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, a seguito del decesso della prima cittadina del comune in provincia di Varese, morta ieri a soli 50 anni poco dopo aver partecipato alle celebrazioni per il 25 aprile.

Cerini, che indossava ancora la fascia tricolore quando è stata colpita da un infarto, è stata trovata priva di vita nel palazzo del Municipio. Il corpo è stato trovato da un agente del comando di polizia locale nel cortile interno al palazzo comunale intorno alle 13:30 e aveva ancora addosso la fascia tricolore. Ai suoi assessori, al termine della cerimonia per la Festa della Liberazione, ha detto di voler salire in ufficio per bere qualcosa di caldo non sentendosi molto bene. È entrata nel palazzo municipale e lì è morta, sola. La città è sotto choc: Cerini era al suo secondo mandato da sindaca ed era molto stimata anche dagli avversari politici.

Decaro porta alla famiglia di Mirella Cerini e alla comunità di Castellanza il cordoglio di tutti i sindaci italiani. Da otto anni, afferma, era considerata «un punto di riferimento essenziale per la città». Il presidente dell’Anci evidenzia poi che «le circostanze della scomparsa di Mirella Cerini dicono molto di lei e della missione che aveva intrapreso: morire con la fascia tricolore ancora sul petto, poco dopo aver celebrato la Festa della Liberazione insieme ai propri concittadini, è un simbolo drammatico della dedizione con la quale la sindaca di Castellanza svolgeva il proprio compito. Siamo sicuri che il suo nome e il suo ricordo rimarranno per sempre nel cuore della sua gente e dei suoi colleghi amministratori».

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