Sicurezza sul lavoro: il 20% delle aziende in provincia di Bari non è a norma. I controlli dello Spesal

Il 20% delle aziende della provincia di Bari non è in regola con le norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. È quanto emerge dal Piano mirato di Prevenzione 2022 “L’Alternanza alternativa” che ha permesso al servizio Spesal Area nord del dipartimento di prevenzione della Asl di Bari di raggiungere e, soprattutto, di verificare 70 aziende distribuite sul territorio, appartenenti a sette differenti comparti produttivi, in aggiunta a quelle già previste nella normale attività di vigilanza.

Durante i controlli sono stati analizzati e accertati gli aspetti inerenti la sicurezza dei luoghi di lavoro e delle procedure per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali dei lavoratori e, in particolare, degli studenti che svolgono, anche se per breve tempo, il periodo di formazione sul campo ospitati in aziende del territorio dell’Area Nord della Asl di Bari.

In particolare, da metà marzo a fine aprile 2022 sono state individuate 70 aziende. I datori di lavoro coinvolti hanno partecipato attivamente al progetto eseguendo l’auto-valutazione, sottoponendo, cioè, la propria azienda a un’attenta analisi degli aspetti relativi alla prevenzione degli infortuni e sicurezza dei lavoratori utilizzando lo strumento della “scheda di autoverifica” predisposta e fornita dallo SPeSAL, che prevedeva, oltre alla prima parte anagrafica, anche parti relative agli adempimenti formali degli obblighi di legge, agli aspetti tecnici connessi al ciclo di produzione, all’organizzazione del lavoro, e agli infortuni.

Delle 70 aziende arruolate, 42 hanno inviato il questionario compilato, mentre 28 aziende non hanno restituito il questionario.

Le 42 schede di autovalutazione compilate e acquisite dal servizio sono state automaticamente caricate in un database contenente le informazioni utili al servizio di vigilanza.

Dall’analisi dei dati, sono emerse alcune criticità che hanno indotto gli operatori dello Spesal a fare chiarezza su ogni singola situazione dubbia. Pertanto, sono stati convocati ufficialmente i datori di lavoro e i consulenti tecnici e, attraverso confronti diretti e mirati, sono stati assicurati i necessari approfondimenti al fine di chiarire i dubbi sorti, inducendo le aziende a implementare le misure di prevenzione già in atto.

Per quanto riguarda le 28 aziende che non hanno risposto si è proceduto con la programmazione della vigilanza: per 20 è stato effettuato l’accesso ispettivo presso le sedi operative o presso i cantieri. Per le restanti 8 aziende, è stata effettuata la vigilanza tramite la verifica della documentazione obbligatoria prevista dalla normativa vigente in tema di sicurezza sul lavoro.

A seguito dell’attività complessiva di controllo è stato accertato che 15 aziende sono risultate non a norma e, pertanto, sono stati emessi i relativi verbali di prescrizione. Di queste 11 del comparto meccanica di precisione e meccanica automobili, 2 aziende del comparto agricoltura e 2 aziende del comparto produzioni alimentari.

In tutte queste aziende sono state accertate violazioni relative alla sicurezza delle macchine e ai requisiti dei luoghi di lavoro. Nelle due aziende del comparto produzioni alimentari, infine, sono state, accertate violazione riguardanti anche il Documento di Valutazione dei Rischi, la Formazione e la Sorveglianza Sanitaria.

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