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Maxi sequestro a un esponente della mafia foggiana al 41 bis: sigilli a beni e conti per 2,5 milioni di euro – VIDEO

Beni per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro sono stati sequestrati al 74enne Rocco Moretti, esponente di spicco della società foggiana, attualmente detenuto in regime di 41 bis. Il sequestro è stato eseguito dalla Direzione investigativa antimafia, alle prime luci dell'alba, su disposizione del Tribunale di Bari, e ha riguardato quattro imprese,…

Beni per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro sono stati sequestrati al 74enne Rocco Moretti, esponente di spicco della società foggiana, attualmente detenuto in regime di 41 bis.

Il sequestro è stato eseguito dalla Direzione investigativa antimafia, alle prime luci dell’alba, su disposizione del Tribunale di Bari, e ha riguardato quattro imprese, 13 immobili, 10 mezzi e 22 rapporti finanziari.

Moretti sta scontando una condanna definitiva a 10 anni e 8 mesi di reclusione nell’ambito di uno dei più importanti processi sulla mafia foggiana, Decima azione, per associazione mafiosa, estorsioni e detenzioni di armi.

Le attività, che operano nel settore del commercio, della ristorazione e della gestione di bar, sono già state affidate ad amministratori giudiziari.

«Il recupero dei patrimoni illeciti è tra i lavori più importanti della Procura, i criminali mettono in conto di andare in carcere ma non di perdere i beni», ha detto in conferenza il procuratore di Bari Roberto Rossi. «I profitti illeciti inquinano l’economia e rendono forti le organizzazioni criminali quando i loro adepti vengono sottoposti a misura cautelare», ha aggiunto.

Solo nel territorio di Foggia, negli ultimi due anni, sono stati sequestrati ai clan circa 19 milioni di euro «e questo mette in seria difficoltà la criminalità», ha detto ancora Rossi, che ha sottolineato come i clan di Foggia e provincia, nell’ultimo periodo, stiano affrontando «un momento di grande disgregazione e forte difficoltà economica».

«La sensazione è che i beni accumulati dai mafiosi siano il frutto delle ferite inferte alla società sul piano morale e criminale», ha detto anche il tenente colonnello Paolo Iannucci della Dia di Foggia. Moretti, ha aggiunto, è «un capoclan di notevole spessore criminale, al vertice di un clan che ha investito tanto dal punto di vista economico».

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