Nei giorni in cui, a Calimera, si celebra Antonio Montinaro, poliziotto calimerese caposcorta di Giovanni Falcone morto nella strage di Capaci il 23 maggio 1992, in paese sono apparse alcune scritte sui muri inneggianti alla mafia.
A denunciarlo è il sindaco Gianluca Tommasi che ha pubblicato le foto su facebook.
«Un atto incivile e grave – sottolinea – reso ancora più insopportabile dal momento in cui arriva, durante la settimana dedicata alla legalità, per onorare il nostro concittadino».
Nel pomeriggio a Calimera si terrà una manifestazione dedicata a Montinaro che oggi avrebbe compiuto 60 anni.
Interverranno, tra gli altri, sua sorella Matilde e suo figlio Giovanni. Sui muri si legge, tra l’altro, “antimafia tortura” e “no al 41 bis”.
«L’amministrazione Comunale di Calimera – scrive il primo cittadino sulla pagina facebook del Comune – condanna duramente l’atto di vigliaccheria consumatosi questa notte nelle nostre strade. È inammissibile che sui muri del nostro paese, della nostra scuola, appaiano delle scritte così gravemente offensive. Invitiamo tutta la cittadinanza ad offrire la massima collaborazione alle forze dell’ordine per individuare rapidamente i colpevoli di questi atti. Calimera reagirà con la legalità e la civiltà di cui i suoi cittadini sono capaci».