Ben 36 lavoratori impiegati in nero o irregolari su 50 dipendenti di una Rsa di Cerignola, nel Foggiano.
È quanto hanno scoperto i finanzieri della locale compagnia: 21 sono risultati completamente “in nero”, 4 percepivano anche il reddito di cittadinanza, e per altri 15 mancava la copertura assicurativa Inail.
I dipendenti in nero erano stati inquadrati come soci volontari e i pagamenti venivano documentati sotto forma di rimborsi spese. Gli accertamenti eseguiti dai finanzieri, anche mediante l’esame di documentazione bancaria, hanno, invece, dimostrato l’esistenza di un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato, con il pagamento di retribuzioni soggette alle ritenute previdenziali ed assistenziali oltreché a quelle fiscali.
Fino a 1 milione di euro le sanzioni elevate nei confronti della struttura di cui è stata anche proposta la sospensione dell’attività in conseguenza dell’impiego di lavoratori in nero in misura superiore al 10% del totale dei dipendenti. Per i beneficiari del reddito di cittadinanza, invece, è stata inviata segnalazione all’Inps per la sospensione del contributo indebitamente percepito.
L’azienda ha provveduto a regolarizzare la posizione dei lavoratori impiegati in nero, assumendoli dalla data del loro effettivo impiego e garantendo loro tutte le forme assicurative previste.