Un terreno privato, nelle campagne di Seclì, è stato sequestrato dai carabinieri perché adibito a discarica abusiva. Due uomini, un 45enne e un 75enne, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica.
I militari lo hanno scoperto dopo aver fermato un furgone in contrada Orelle-Campilatini a Galatone. Il mezzo procedeva lentamente ed era visibilmente “appesantito”, aspetto che ha insospettito i carabinieri.
Il conducente del furgone ha subito dichiarato che trasportava materiale edile di risulta, spiegando che si trattava di scarti provenienti da lavori di ristrutturazione eseguiti da una piccola impresa del fratello.
L’uomo, però, non è stato in grado di esibire il formulario di identificazione dei rifiuti, documento obbligatorio per il loro trasporto e per tracciarne la provenienza.
I militari hanno così esteso i controlli all’area circostante scoprendo un terreno nascosto dalla vegetazione e adibito a discarica abusiva. L’area, di proprietà privata, era colma di rifiuti non pericolosi come scarti edilizi ed elettrodomestici dismessi ma anche di materiali potenzialmente pericolosi, tra cui oli minerali esausti e frammenti di amianto.
I militari hanno immediatamente delimitato la zona interessata, procedendo contestualmente al sequestro del furgone e del materiale trasportato. Le coordinate del sito sono state trasmesse alle autorità competenti, affinché vengano effettuate le necessarie verifiche ambientali e programmati gli interventi di bonifica del terreno.
Sono attualmente in corso indagini per ricostruire l’intera filiera di provenienza dei rifiuti e accertare eventuali responsabilità, anche in relazione alla gestione e allo smaltimento illecito da parte della società edile coinvolta.











