Inchiesta della procura di Trani (Bat) sugli ultraleggeri che sono precipitati domenica 22 maggio causando la morte del pilota e del passeggero di uno dei due aerei. Le ipotesi di reato, sono disastro aereo e omicidio colposo. Gli aerei erano partiti dall’aviosuperficie del Gargano per un tour in volo della Puglia.
Sui corpi delle vittime – un settantunenne originario della provincia di Mantova e una sessantanovenne della provincia di Bologna – è stata disposta l’autopsia che è stata svolta, nelle scorse ore, presso l’istituto di Medicina Legale di Bari. Le vittime sarebbero morte per le “lesioni traumatiche” riportate in seguito allo schianto ad alta velocità dell’ultraleggero su cui viaggiavano, i coniugi di 71 e 69 anni residenti nel Bolognese, deceduti lo scorso 22 maggio nella collisione tra l’ultraleggero Vds e un altro velivolo.
È quanto emerso dall’autopsia eseguita da Antonio Dedonno, medico dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari. Sono in corso esami istologici e tossicologici che saranno utili agli agenti della squadra mobile della questura di Andria e ai colleghi del commissariato di Trani a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, avvenuto nelle campagne di Trani, in cui è rimasta coinvolta una terza persona, rimasta ferita. Si tratta di Vincenzo Rosei, il 57enne emiliano pilota dell’altro velivolo che si è salvato effettuando un atterraggio di emergenza. I due mezzi erano diretti a Lecce quando, per cause in corso di accertamento, uno dei due avrebbe tamponato l’altro. La procura ha aperto un’inchiesta – al momento contro ignoti – per disastro aviatorio colposo e omicidio colposo.