Scontro tra treni tra Andria e Corato: confermata l’assoluzione per una dirigente del Mit

La Corte di Appello di Bari ha confermato la sentenza di assoluzione per Elena Molinaro, dirigente del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, imputata nel processo per lo scontro fra due treni che il 12 luglio 2016 provocò la morte di 23 persone e il ferimento di altre 51 sulla tratta a binario unico tra Andria e Corato.

Molinaro è l’unica imputata che aveva scelto il rito abbreviato. Il processo ordinario, invece, è in corso a Trani a carico della società Ferrotramviaria e 17 persone, tra dipendenti, dirigenti e vertici di Ferrotramviaria, un dirigente del Mit e due direttori dell’Ustif di Puglia, Basilicata e Calabria.

Elena Molinaro, difesa dall’avvocato Maurizio Sasso, era accusata di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime e disastro ferroviario in concorso, ed era stata assolta già in primo grado dal gup del Tribunale di Trani nel gennaio del 2020. Questa mattina la pronuncia della seconda sezione penale della Corte di Appello, presieduta dal giudice Antonio Civita.

«Fin dall’inizio dell’indagine l’ingegnere Molinaro ha fornito ogni possibile collaborazione agli organi inquirenti – spiega il difensore – chiarendo i vari aspetti della complessa normativa tecnica di settore, di derivazione Comunitaria, nazionale e regionale, nonché la sua assoluta estraneità ad ogni addebito».

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