Il disastro ferroviario avvenuto nella notte in Grecia, che ha causato la morte di più di 35 persone e diversi feriti nello scontro tra un treno merci e uno passeggeri in viaggio tra Atene e Salonicco, non ha mancato di richiamare alla mente quanto accadde il 12 luglio 2016 in Puglia dove, tra Andria e Corato, lo scontro frontale tra due convogli costò la vita a 23 persone e il ferimento di altre 57.
Non mancano le similitudini tra i due incidenti. In entrambi gli incidenti il sistema di controllo dei treni è ancora manuale, ovvero il traffico viene regolato telefonicamente dai capi stazione, che danno il via libera al passaggio dei convogli.
In Puglia, però, i due treni viaggiavano anche nella tratta a binario unico mentre a Larissa i binari sono doppi. L’incidente pugliese, il più grave mai avvenuto nella regione, avvenne al km 51 della ferrovia Bari-Barletta. Anche in quel caso si trattò di uno scontro frontale tra due treni. Nell’incidente odierno è stato anche denunciato che i semafori sulla linea erano fuori uso da tempo.
Il distanziamento dei treni tramite consenso telefonico, detto blocco telefonico, è considerato una procedura sicura ma maggiormente a rischio rispetto ad altri sistemi di blocco ferroviario, in quanto si affida esclusivamente alla comunicazione umana. Il blocco telefonico è un sistema di distanziamento ancora in uso su molte linee ferroviarie di tutto il mondo.